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Idroterapia

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IDROTERAPIA 

Le più semplici applicazioni del metodo Kneipp. Per ritrovare energia e combattere lo stress e i disturbi della circolazione

Consulenza: professor Erus Sangiorgi, direttore del centro di metodologie naturali delle Terme di Riolo, docente al Corso di perfezionamento Medicine Complementari Università di Milano.

Curarsi con l’acqua è forse il modo più naturale, semplice ed economico per ritrovare la salute. Facile come… bere un bicchier d’acqua, appunto. Noi siamo acqua, il nostro corpo è composto d'acqua al 70 per cento, come il 70 per cento del globo terrestre è coperto d'acqua. La vita nacque nell’elemento liquido; e ancora oggi siamo immersi nei liquidi prima di nascere. È fatta quasi tutta d’acqua la cellula, l’unità fondamentale della vita; umori, messaggeri chimici, energia, tutto si muove nell'acqua e tutta la vita si mantiene grazie all'acqua, che ci disseta, rinfresca, lava. E ci cura. Ci mantiene in vita: possiamo resistere per più giorni senza cibo, ma non possiamo rimanere senza bere per altrettanto tempo. Per la chimica del corpo l'acqua è fondamentale: per il mantenimento delle normali concentrazioni degli indispensabili sali minerali, per assicurare gli scambi chimici e, fra l’altro, perché aiuta la peristalsi, cioè le contrazioni ritmiche che si diffondono come onde e che trasportano le sostanze alimentari lungo il canale digerente. L’acqua è indispensabile anche per la pulizia interna del corpo: attraverso l’acqua il nostro organismo rimuove le scorie e disintossica, in particolare con il sudore. E l’acqua esterna, in cui ci immergiamo, dona vitalità, equilibra il sistema nervoso e regolarizza tutto l'organismo.

Eppure, fino a due secoli fa, c’era diffidenza verso l’acqua e si ignorava il suo potere curativo. Non c’era acqua nelle case, bagno e pulizia erano riservati a pochi, i bagni al mare erano tabù. Per fortuna oggi possiamo goderne di nuovo i benefici. Che sono innumerevoli. Terme, bagni turchi e saune, idromassaggio, bagni al mare sono piacere e salute insieme. Ma anche senza uscire di casa e senza andare alle terme o nelle beauty farm possiamo concederci di stare meglio, con semplici bagni, docce e altri metodi naturali per il benessere. Anche senza idromassaggio.

Che cos’è l’idroterapia

L’idroterapia fu ben nota nell’antichità a Egizi, Greci e soprattutto ai Romani, grandi costruttori di terme. Le abluzioni e l’immersione in acqua avevano anche valore religioso: erano simbolo di purificazione, come nel battesimo. Il greco Ippocrate, fondatore della medicina, aveva prescritto cure con bagni freddi seguiti da movimento, vapori, compresse calde umide, cataplasmi (applicazioni) di fango, docce, impacchi. Alla moderna idroterapia si arrivò solo dopo il Medioevo, in cui i piaceri del bagno e della pulizia erano considerati peccaminosi e disdicevoli. Già alcuni medici tedeschi del 1600 avevano ripreso i concetti di Ippocrate, ma fu per primo un contadino austriaco, Vincenz Priessnitz, ai primi dell’Ottocento, a curarsi e poi curare migliaia di persone con l’acqua. Priessnitz individuò il principio base dell’idroterapia: “Quando si impiega l’acqua fredda, non è il freddo quello che cura bensì il calore prodotto dalla reazione che il freddo origina e l´agente curativo è la natura stessa”.

A lui si ispirò l'abate tedesco Sebastian Kneipp (1821-1897), che da giovane si salvò con l'acqua dalla tubercolosi. Studiò e applicò oltre 160 tipi di applicazioni di idroterapia, abbinate a uno stile di vita naturale e salutare. Le sue cure divennero note in tutta Europa. Kneipp affermava che lo scopo dell'idroterapia era di "sciogliere, rimuovere e rafforzare. Queste... sono le tre funzioni proprie dell'acqua, e noi sosteniamo che essa è capace di curare ogni malattia curabile, dal momento che nelle sue varie applicazioni, qualora queste siano eseguite a dovere, colpiscono direttamente la radice dell'affezione e hanno per risultato di dissolvere i germi patogeni presenti nel sangue, di eliminare dal sistema circolatorio le sostanze tossiche prodotte da processi patologici, di riportare il sangue purificato alle normali condizioni circolatorie, di rafforzare la costituzione indebolita, e di renderla adatta a riprendere l'attività".

Gli effetti

L’uso di bagni, docce, impacchi ha effetti salutari sia grazie alla temperatura dell’acqua che alla sua pressione; inoltre, grazie all’effetto antigravità. Il bagno rilassa e distende; la riduzione della gravità grazie al galleggiamento (in vasche grandi) permette di ridurre i disturbi dovuti a movimenti errati, traumi lievi e tensioni perché decontrae i muscoli.

Kneipp, il padre dell’idroterapia, si rese conto in particolare che gli stimoli ottenuti alternando acqua calda e fredda hanno effetti benefici sul sistema cardio-circolatorio, perché si dilatano i vasi sanguigni, sui nervi, sulla pelle e sugli organi interni, e in generale su tutto l’organismo. È una "ginnastica circolatoria" efficace, che regolarizza e aiuta il sistema immunitario e dunque la nostra difesa dalle malattie di origine esterna, ma anche la digestione e la circolazione.

L'acqua calda rilassa, calma e addolcisce il corpo, rallentando l'attività degli organi interni e riducendo la tensione muscolare; aumenta la sudorazione e dunque la pulizia dell’organismo, dilata i vasi sanguigni velocizzando la circolazione. L'acqua fredda tonifica, stimola e rinvigorisce aumentando l'attività interna, riduce le infiammazioni e le congestioni restringendo i vasi sanguigni. Alternando acqua calda e acqua fredda, si può dunque stimolare o calmare la circolazione, il corpo e la mente, riducendo lo stress e i disturbi che ne conseguono.

Inoltre, un bagno con acqua alla temperatura corporea distende e trasmette meglio al corpo le sostanze essenziali vegetali o i sali minerali disciolti nella vasca: per esempio, oli essenziali ed erbe e che aiutano a curarsi (già Kneipp prescrisse l’uso di erbe associato all’idroterapia). L'idroterapia è efficace soprattutto per le patologie ortopediche, reumatiche, neurologiche.

Idroterapia quotidiana e domestica

L’idroterapia è una vera e propria cura e va fatta sotto controllo e indicazioni del medico, nei centri termali, nelle beauty farm e nei centri benessere. Ma alcune semplici applicazioni possono essere fatte anche a casa. Sono i trattamenti più semplici, che non richiedono la presenza del medico. Occorre però seguire attentamente alcune regole. Le controindicazioni sono poche fra cui i disturbi cardiaci e la pressione troppo alta o troppo bassa. In ogni caso, queste applicazioni non devono sostituire le normali cure mediche ma possono solo affiancarle. In particolare i diabetici, le persone anziane e le donne in gravidanza devono evitare di fare le applicazioni senza rivolgersi al medico.

Le regole di base

Corpo sempre caldo. Mai fare applicazioni senza un riscaldamento preventivo. Se il corpo è freddo bisogna riscaldarlo, sempre gradualmente, frizionandolo con un guanto di crine o con un tessuto, per esempio un asciugamano, imbevuto d’acqua calda e strizzato, passato premendo su ogni parte del corpo. 

Ambiente caldo. Le applicazioni fredde vanno fatte in un ambiente caldo (almeno 18 gradi) perconsentire un riscaldamento immediato del corpo.

Tutto pronto. Bisogna preparare tutto l’occorrente e tenerlo a portata di mano per non doverlo cercare, con il rischio di raffreddare il corpo prima dell’applicazione.

Mai dopo i pasti. Bisogna aspettare almeno un’ora – un’ora e mezza.

Prima, andare in bagno. Le applicazioni vanno fatte a intestino libero.

Aspettare la reazione. Dopo l’applicazione, l’organismo reagisce e il corpo si riscalda. È bene restare distesi, se l’applicazione è fatta da sdraiati, e comunque non compiere attività intense. Quando il corpo s’è riscaldato ed è tornato alla normalità, si possono riprendere le attività abituali. 

Occhio al periodo. Per le donne, niente applicazioni durante le mestruazioni.

Giusti intervalli. Le applicazioni possono essere fatte anche più volte al giorno per incrementarne i benefici, ma bisogna lasciar passare almeno 2-3 ore fra l’una e l’altra.

Asciugarsi senza frizione. Si asciugano sfregando solo viso e mani, le parti esposte all’aria: per il resto del corpo, bisogna togliere l’eccesso dell’acquacon le mani poi rivestirsi (ma i vestiti non devono essere bagnati né sudati).

Spugnatura (o frizione fredda)

È l’applicazione più semplice, ma proprio per questo più efficace: l’idroterapia di Kneipp agisce delicatamente ma in profondità. La spugnatura rinvigorisce ed elimina le tensioni, ed è anche più efficace per la pulizia della pelle rispetto al semplice lavaggio.

Con una spugna grande o un asciugamano imbevuti d’acqua fredda e strizzati, passa l’intero corpo tranne la testa con movimenti decisi ma senza fretta, cercando di bagnare tutta la pelle in modo uniforme. Comincia con le braccia: dal dorso della mano fino alla spalla e ritorno, poi dal palmo della mano fino all’ascella. Prima la mano destra e poi la sinistra (si parte sempre lontano dal cuore per non interferire troppo con la circolazione). Passa poi al collo (parte anteriore) e al petto; al ventre, fa movimenti ampi e circolari. Strofina le gambe all’esterno, dalla caviglia all’anca, e all’interno, dalla caviglia all’inguine. Passa poi al collo (parte posteriore) e al dorso. Poi torna alle gambe, per frizionarle posteriormente. Poi le piante dei piedi, prima il destro. A ogni movimento rivolta il panno e risciacqualo almeno una volta per mantenerlo sempre freddo.
L’ideale è farlo al mattino appena usciti dal letto, col corpo ancora caldo, e rivestirsi subito dopo senza asciugarsi completamente ma eliminando l’eccesso d’acqua con le mani, muoversi un po’ per mantenere il calore del corpo o tornare brevemente a letto.

Puoi aggiungere all’acqua aceto di mele (una parte ogni quattro parti d’acqua), per aumentare la resistenza del corpo, aprire meglio i pori e purificare la pelle.

Doccia “scozzese”

È la doccia che rivitalizza: l’ideale per combattere la stanchezza e per “mettersi in moto” se tendi a faticare a farlo.

Fa una normale doccia calda, ma concludila con un passaggio intenso e abbastanza lungo, quanto riesci, d’acqua fredda. Un trucco: quando sei sotto la doccia fredda, urla. Fa bene al corpo e alla mente, allenta la tensione e gli effetti del freddo improvviso, scatena le tue energie. Al termine, mettiti subito l’accappatoio e sfregati bene tutto il corpo per riscaldarti, poi resta per una decina di minuti sotto una coperta: aiuterai il corpo a riscaldarsi ancor più.

Doccia alternata alle gambe

È indicata per i disturbi alla circolazione (piedi gonfi, stanchi, gambe appesantite e così via). Stacca il telefono della doccia e usa solo il tubo. In piedi nella doccia, comincia con l’acqua calda a circa 38 gradi, con movimenti lenti e continui sull’esterno della gamba destra dalla caviglia all’interno del ginocchio (si comincia sempre con la parte destra del corpo, e con le parti comunque più lontane dal cuore). Ripeti sulla parte interna della gamba destra, poi sulla parte esterna della gamba sinistra e quindi sulla parte interna. Per ogni gamba il passaggio dura 30 secondi.

Le stesse operazioni poi falle con l’acqua fredda, ma solo 10 secondi per ciascuna gamba. Per attenuare l’effetto dell’acqua fredda, respira a fondo.

Ripeti l’intero ciclo almeno cinque o sei volte. Si possono man mano allungare i tempi, ma restando nella proporzione 2/3 acqua calda, 1/3 acqua fredda. L’ultimo passaggio deve essere freddo.

Alla fine, fa scivolare via l'acqua dalle gambe con le mani o asciugati leggermente “tamponando”, senza frizionarti. Rivestiti e muoviti, oppure torna a letto affinché si sviluppi la reazione di calore.

Pediluvi alternati

Sempre per i problemi di circolazione, sono utili i pediluvi alternati. Prepara due recipienti alti da poter contenere acqua fino a quattro dita sotto al ginocchio, uno di acqua calda (38 gradi circa) in cui metti  un pugno di sale marino grosso e tre cucchiai di polvere di zenzero, uno di acqua fredda (18-20 gradi). Tieni i piedi a mollo, prima nell’acqua calda per cinque minuti, subito dopo in quella fredda, per 30 secondi. Ripeti almeno quattro volte. Concludi sempre con l’acqua fredda.

Bagno freddo al viso

Rivitalizza e combatte lo stress. Al mattino, riempi d’acqua fredda il lavabo e immergici il viso, restandoci il più possibile. Se riesci, apri più volte gli occhi.

Spruzzi d’acqua fredda al viso e agli occhi.

Hanno gli stessi benefici del bagno freddo al viso; gli spruzzi agli occhi sono utili soprattutto a chi sta a lungo al lavoro al computer o deve concentrarsi molto, ma anche a chi fatica al mattino a riattivarsi. Quindi è meglio farli al mattino.

Doccia al viso.

Per sinusiti, emicrania, cefalea, disturbi della vista e dell’equilibrio. Bagnati il viso tenendo il tubo della doccia, senza il “telefono”, a circa cinque centimetri, lasciando cadere l’acqua dalla fronte verso il naso.

Doccia Kneipp alternata a tutto il corpo.

Con il tubo della doccia senza “telefono”, passa tutto il corpo prima con l’acqua calda (un minuto) poi con l’acqua fredda (20-30 secondi), partendo sempre dalla mano destra; poi passa la schiena, le gambe destra all’esterno e all’interno, quindi la parte anteriore del corpo passando a zig zag con il getto, infine il braccio sinistro e la gamba sinistra. Passa anche il viso ma non la sommità del capo né la nuca. È consigliata per riattivare la circolazione del sangue ma anche, in generale, dell’energia vitale.  

Bracciluvi.

Si fanno in un lavabo grande o in una bacinella profonda immergendo le braccia il più possibile. Il bagno freddo alle braccia è rinfrescante, stimola la circolazione, rilassa, aiuta contro l’insonnia e il mal di testa, rinforza il cuore, scarica le tensioni.  Immergi le braccia e tienile nell’acqua fredda almeno tre minuti o finché riesci. Il bracciluvio caldo (acqua a 35-38 gradi per almeno cinque minuti) riscalda, combatte le infiammazioni, scioglie tensioni. Il bracciluvio alternato (calda-fredda) è utile soprattutto a chi tende ad avere le mani fredde.

Idrodeambulazione

L’ideale è farlo sulla spiaggia o sulla riva di un fiume, ma si può fare anche nella vasca di casa. Fa entrare dai 10 ai 40 centimetri d’acqua fredda nella vasca e calpestala con forza alzando i piedi sopra il livello dell’acqua, finché non senti pungere e pizzicare la pelle. Puoi arrivare ai dieci minuti. Aiuta la circolazione, contrasta i raffreddori, elimina stanchezza e pesantezza alle gambe.

Impacchi

Bagna una pezzuola di lino (o cotone o garza, comunque materiale non sintetico) finché è imbevuta d’acqua fredda (18-20 gradi), con un po’ di aceto di mele, e strizzala bene. Mettila sulla parte da trattare. Sopra metti un telo di cotone asciutto più largo della pezzuola di circa due centimetri, poi sopra ancora un panno di lana asciutto ben aderente in modo da non lasciar passare l’aria (si può fissarlo con spille da balia). Tieni l’impacco per almeno mezzora (ma anche fino a quaranta minuti) finché il corpo non reagisce riscaldandosi: sudando eliminerai le tossine. Poi resta ancora a letto per mantenere un poco l’effetto. Se invece senti freddo, devi toglierlo subito e coprirti bene.

Gli impacchi vanno bene per tutti i disturbi di circolazione, per distendere e calmare  i nervi, nei dolori alle articolazioni e ai muscoli, per eliminare le tossine. Vanno fatti solo nei casi di dolori che si ripetono, non nelle fasi acute (per esempio un’infiammazione forte). Possono essere caldi o freddi, secondo la necessità. È bene mettere ai piedi una borsa d’acqua calda per mantenerli sempre caldi. Per esempio, un impacco caldo su stomaco e fegato aiuta la digestione se è lenta. In questo caso si può usare invece dell’acqua, un infuso di fiori di Achillea. Per dolori lombari o cervicale, si può usare l’acqua di Zenzero (che smuove l’energia): due cucchiai di Zenzero in polvere in acqua fatta bollire per alcuni minuti; poi si applica l’impacco al collo. Per dolori artrosici o articolari, si usa allo stesso modo il rosmarino.

L’impacco completo copre tutto il corpo tranne la testa.

Compresse

A differenza degli impacchi, le compresse non avvolgono la parte o il corpo ma sono solo appoggiate. Le compresse fredde sono utilissime in caso di traumi. Vanno cambiate subito appena si riscaldano.

Per i disturbi più comuni

Insonnia, difficoltà ad addormentarsi - Un bagno caldo per 20 minuti.

Stanchezza - Frizione fredda.

Mal di testa - Impacchi alternati (caldo-freddo) sulla fronte. 

Tonsillite, catarro, bronchite - Impacco al collo.

Febbre, influenza - Impacco.

Traumi, gonfiori, crampi - Compresse fredde.

 

Da leggere: Gudrun Dalla Via, Idroterapia, Red, 1982. Un manuale completo ma semplice, rivolto a tutti: storia, principi e applicazioni pratiche.