ECOSPHERE
Antonio Testa & Susana Beatriz Alvear
ECOSPHERE
Un progetto e un CD di sonorità tribali e musiche ancestrali dal Pianeta Terra
Viviamo in un meraviglioso mondo sonoro, e alcuni musicisti hanno il merito di ricordarci che prima della musica c’è appunto il suono: questo CD è un’affascinante esplorazione dei suoni del mondo quanto un prodotto godibile anche sotto l’aspetto puramente musicale. Dall’India all’Africa all’America latina, con incursioni nella “Tecnosfera” che ormai collega tutti i continenti, Antonio Testa e Susana Beatriz Alvear ci guidano lungo il mappamondo ad ascoltare e a celebrare l’infinita sorgente naturale della musica e le sue risonanze inconsce nell’immaginario.
Lui, Testa, è un mago della musica “sciamanica” e tribale che evoca le atmosfere delle foreste, dei deserti e dei rituali; passato per le più appassionanti esperienze di musica “primitiva” (o meglio primordiale), capace di ricostruire la musica dei popoli Nativi e preistorici e di insegnare a costruirsi strumenti musicali con ogni oggetto della natura, oggi opera a Londra e arricchisce di un tocco multiculturale festival ed eventi di musica World ed etnica; lei, Susana Beatriz Alvear, cilena di nascita ma in Italia da molti anni, porta nel sangue e nella voce gli echi dei Mapuche, gli indigeni della sua terra, che ancora stanno combattendo per proteggere Pachamama e lo fanno preservando la loro cultura ancestrale. I tocchi vocali di Susana Beatriz Alvear, autrice anche delle liriche, elevano a piani molto alti e allo stesso tempo radicano saldamente al suolo e alla storia dei popoli.
Antonio Testa qui riassume il suo originale percorso di ricercatore-musicista e suona con altrettanta maestria ogni genere di strumento musicale naturale, molti dei quali sconosciuti, dal Teponaztli alla Mbira al Kalabash all’Udu, parti dell’immenso patrimonio musicale del mondo; ma suona anche stalagmiti e conchiglie, flauti d’osso e corni, e in alcuni brani troviamo registrazioni sul campo effettuate nei molti viaggi di conoscenza del musicista napoletano. Il risultato sono brani avvolgenti, che percorrono spirali nell’anima e allargano la visuale a orizzonti che non ricordavamo: è proprio quello che dovrebbe fare la musica. Insieme ai molti ospiti che hanno condiviso il progetto, usa però anche pianoforte ed elettronica, campionamenti e tastiere per confezionare brani che sono insieme piacevoli e profondissimi, ben al di là delle comuni commercializzazioni ambient e new age dei “suoni della natura”. Il brano Tecnosphere, in particolare, è un particolarissimo mix, una rielaborazione dance/underground che pare creato per una discoteca ma riascoltandolo bene si scopre che è uno scherzo, un trucco stregonesco per ribaltare i luoghi comuni: tutto il mondo è il luogo dove danzare!
Del resto, tutti e due, oltre a suonare e cantare, insegnano da molti anni ai bambini italiani a “Giocare con i suoni”. In questo CD sembrano dire a noi adulti: non siate sordi, apritevi alla magia e coglierete l’anima del mondo, la musica nasce dal vento, dall’acqua, dalle voci delle persone, non sugli spartiti: quello è solo il punto d’arrivo, cominciate ad ascoltare la vostra musica, in ogni passo, in ogni respiro, in ogni battito del cuore.
Il cd è stato pubblicato nel 2008 dalla ExpermenTribe Record a Milano, ma Ecosphere è anche un evento live che continua, presentato ormai in molte occasioni: al Festival Sonica 2006 a Roma e Dublino; nel 2007 al festival Sonica in Liguria, nel 2009 al Reloaded festival a Roma e Glade Festival (London); nel 2010 a Roma per l’evento Energie Alternative e a Lisbona aprendo il Boom. Nel 2011 al Festival Waveform e al Festival Cosmo London; nel 2012 al Somuna festival svizzera e all’Ozora Festival in Ungheria; nel 2013 al Trontano Festival e al Sonica Festival, al Waveform festival e all’Open the gate/Passing Clouds a Londra; nel 2014 al Sonica Festival in Italia.
Il sito dove si può ascoltare in demo e acquistare: http://sofamanifesto.bandcamp.com/album/ecosphere