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CAMPI SONORI

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"Campi sonori" è un laboratorio aperto di espressione sonora e movimento.

Il suono è l'anima stessa del mondo, è la vibrazione dei nostri cuori, è il ritmo del nostro respiro. Il corpo, il respiro, il battito del cuore, il battito delle mani, la voce sono i primi strumenti musicali! 

A Campi sonori si suona e danza insieme seguendo semplici indicazioni e ritmi facili, usando strumenti etnici e acustici. È un’esperienza aperta a tutti: tutti possiamo suonare, cantare e danzare. Non è un corso né un seminario né un’esibizione-concerto: è l'invito a suonare, cantare, danzare insieme. Per stare bene, entrare in armonia e risuonare partendo dal ritmo e dall'ascolto delle altre persone.

Che cosa avviene a Campi sonori

Dopo una parte iniziale in cui si sciolgono le tensioni fisiche, si gioca con il corpo e con il movimento per ascoltarne i ritmi e assecondarli si sperimenta con gli strumenti più semplici, si cerca l’accordo e finalmente si creano e seguono i ritmi e i suoni che nascono spontaneamente dal gruppo. Al termine, tutti hanno sperimentato direttamente l’essenza del ritmo, del suono e del movimento.

Come si partecipa

Campi sonori ospita chi vuole suonare e cantare, mettendo a disposizione la propria esperienza e gli strumenti musicali. Non occorre conoscere la musica: si suona senza temi né brani prefissati, seguendo semplici indicazioni e spunti proposti dai facilitatori.

Due uniche regole: non prevaricare e ascoltare gli altri; rispettare gli strumenti (alcuni sono pezzi unici scovati in luoghi lontani; altri sono stati costruiti personalmente dai facilitatori). 

Le parole chiave sono: fiducia, assenza di giudizio, apertura, empatia, espansione.

Campi sonori impiega strumenti acustici ed etnici provenienti dai quattro angoli del mondo. Fra questi il didjeridoo (lo strumento sacro degli aborigeni australiani), sonagli e maracas, tamburi sciamanici e waterdrum (tamburi che imitano il suono dell’acqua) e veri e propri tamburi ad acqua, tabla (percussioni indiane),  fujiara (riproduzione di uno strumento tradizionale slovacco), flauti e altri fiati, cimbali, campane tibetane, ocarine, campanelli, xilofoni e metallofoni, cavigliere, scacciapensieri, tsantsa (calimba africana) e molti altri ancora. Si possono portare anche i propri strumenti.

I benefici

L'esperienza non ha natura terapeutica in sé ma permette di accedere a uno stato benefico di distensione immaginativa e di rilascio emozionale che apre al benessere.

L’ascolto profondo del corpo e l’espressione vocale, sonora e dinamica in un ambito protetto armonizzano mente e corpo, integrano la dimensione interiore con quella esteriore, aiutano a prendere coscienza delle proprie potenzialità espressive, liberano la comunicazione, favoriscono il recupero delle energie psicofisiche, leniscono le ansie,  aiutano ad rilasciare i blocchi emozionali.

La storia dell’esperienza

Campi sonori conta ormai 17 anni: inizia nel 1999 da un gruppo di amici che si costruiscono il tamburo sciamanico e si trovano regolarmente per suonare, dapprima per anni presso l’associazione Campi di Luce di Milano. Fra esperienze diverse e cambiamenti il gruppo cresce e si trasforma. A ogni incontro succedono cose nuove e diverse e Campi sonori diventa un “laboratorio aperto” allargato alla libera partecipazione di altri. Partecipano persone che non sanno suonare, persone che suonano per passione, operatori della salute, artisti, alcuni musicisti fra cui l’arpista Cristina Ruffino, il maestro di Didjeridoo Tanni-Walter Mandelli, il chitarrista Massimo Alò, la cantante e musicsta Luz Amparo Osorio. Si tengono serate e incontri a tema in cui la musica e il suono accompagnano esperienze di tecniche corporee ed espressive (metodo Feldenkrais, Contact, psicomotricità, euritmia, espressione vocale, pratiche di distensione immaginativa, visualizzazione e Yoga Nidra). A Campi sonori hanno partecipato negli anni oltre un centinaio di persone, ancor più considerando gli eventi esterni.

Campi sonori è animato da Piero Pierangeli, cultore di tecniche del corpo e Stefano Fusi, facilitatore di gruppi di crescita personale. In alcune occasioni anche da altri fra cui Anna Calvi, praticante di Metodo Feldenkrais, Patrizia Curcetti, pittrice, cantante e suonatrice di didjeridoo, Luz Amparo Osorio, cantante e musicista, Francesca Pantò, danzamovimentoterapeuta.

Campi sonori propone, conduce e supporta eventi pubblici, incontri di meditazione, workshop. In passato ha accompagnato  eventi, incontri e seminari esperienziali, fra gli altri, della sciamana coreana Hi-Ha Park; di Lorenzo Ostuni, studioso di simbologia in un evento creato da Isabella Tavilla, counselor e docente di discipline bionaturali; di Nirava Dainotto, counselor e conduttrice di esperienze di crescita personale; del centro di Yoga e meditazione Mahadeva di Pavia; del “Sentiero della ricerca spirituale” di Eva Pierrakos all’Istituto Kuan di Milano.

Campi sonori ha animato incontri alla Fabbrica del Vapore di Milano, al Comune di Cassinetta di Lugagnano, all’associazione educativa Casa del Bosco in collina di Rocca de’Giorgi (Pv), all’associazione culturale I PerCorsi di Pan di Milano. Ha condotto diversi cerchi sonori e di tamburi in occasione di ritrovi pubblici, gli ultimi dei quali nel 2014 all’associazione Olinda a Milano (ex-ospedale Paolo Pini) e al Festival del Solstizio nella Villa Annoni di Cuggiono per l’Ecoistituto locale. 

Contatti: 333 3481427 (Stefano Fusi), Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.